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È in vigore dal 29 dicembre 2023 il D.Lgs. n. 209/2023, attuativo della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale. In evidenza la nuova disciplina per gli impatriati.
Il decreto prevede la detassazione IRPEF del 50% dei redditi di lavoro dipendente e assimilati, nonché i redditi di lavoro autonomo prodotti in Italia da lavoratori che trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato a decorrere dal periodo d’imposta 2024 entro il limite di 600.000 euro al ricorrere di specifiche condizioni.
L’agevolazione si applica nel periodo di imposta in cui è avvenuto il trasferimento della residenza fiscale nel territorio dello Stato e nei 4 periodi d’imposta successivi ai lavoratori e, se cittadini italiani, iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE) e, ove non siano iscritti alla stessa Anagrafe, a quelli che abbiano avuto la residenza in un altro Stato ai sensi di una convenzione contro le doppie imposizioni sui redditi, per il triennio di permanenza all’estero.
Rispetto al vigente regime:
- l’ammontare detassato è abbassato dal 70 al 50 per cento (40% in caso di trasferimento in Italia con un figlio minore o in caso di nascita di un figlio ovvero di adozione di un minore di età durante il periodo di fruizione del regime) senza ulteriori agevolazioni (già 90%) per i lavoratori impatriati che si trasferiscono nelle regioni del Mezzogiorno;
- vengono esclusi i redditi di impresa;
- viene introdotto un limite di reddito pari a 600.000 euro per fruire delle agevolazioni;
- sono stabilite condizioni più stringenti per l’accesso all’agevolazione, tra cui l’elevata qualificazione dei lavoratori e un periodo più lungo di residenza fiscale all’estero nonché di permanenza in Italia dopo il rientro;
- limitatamente ai soggetti che trasferiscono la propria residenza anagrafica nell’anno 2024 vi sarà una proroga per ulteriori tre periodi di imposta nel caso in cui il contribuente è divenuto proprietario, entro la data del 31 dicembre 2023 e, comunque, nei dodici mesi precedenti al trasferimento, di un’unità immobiliare di tipo residenziale adibita ad abitazione principale.
Le condizioni per l’utilizzo dell’opzione, modificate e maggiormente specificate rispetto al vigente regime, sono le seguenti:
- i lavoratori non devono essere stati fiscalmente residenti in Italia nei tre periodi d’imposta precedenti il predetto trasferimento, impegnandosi a risiedere fiscalmente nel territorio dello Stato per almeno 4 anni;
- se il lavoratore presta l’attività lavorativa nel territorio dello Stato in favore dello stesso soggetto presso il quale è stato impiegato all’estero prima del trasferimento oppure in favore di un soggetto appartenente al suo stesso gruppo vi sono particolari requisiti temporali di permanenza pregressa all’estero da rispettare;
- l’attività lavorativa è prestata per la maggior parte del periodo d’imposta nel territorio dello Stato;
- i lavoratori sono in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione come definiti dal D.Lgs. n. 108/2012 e dal D.Lgs. n. 206/2007.
Il D.Lgs. n. 108/2012 prevede che il requisito dell’alta specializzazione ricorre nelle ipotesi di:
- conseguimento di un titolo di istruzione superiore rilasciato da autorità competenti nel Paese dove è stato conseguito che attesti il completamento di un percorso di istruzione superiore di durata almeno triennale e della relativa qualifica professionale superiore, rientrante nei livelli 1 (legislatori, imprenditori e alta dirigenza), 2 (professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione) e 3 (professioni tecniche) della classificazione ISTAT delle professioni CP 2011, attestata dal paese di provenienza e riconosciuta in Italia;
- possesso dei requisiti previsti dal D.Lgs. n. 206/2007, limitatamente all’esercizio delle professioni ivi regolamentate.
Dall’entrata in vigore delle norme viene abrogata la vigente disciplina dei lavoratori impatriati (art. 16, D.Lgs. n. 147/2015 e art. 5, commi 2-bis, 2-ter e 2-quater, D.L. n. 34/2019) che continuano a trovare applicazione nei confronti dei soggetti che hanno trasferito la loro residenza anagrafica in Italia entro il 31 dicembre 2023 ovvero, per i rapporti di lavoro sportivo, a beneficio di coloro che hanno stipulato il relativo contratto entro la stessa data.
Le modifiche sono di particolare interesse anche per le società estere che assumono dipendenti in Italia senza essere in possesso di una stabile organizzazione.
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Legislative Decree no. 209/2023 has been in force since 29 December 2023, implementing the tax reform regarding international taxation.
IRPEF tax relief is provided for 50% of income from employed and similar work, as well as self-employment income produced in Italy by workers who transfer their residence to the territory of the State starting from the 2024 tax period within the limit of 600,000 euros per occurrence of specific conditions.
The relief applies in the tax period in which the transfer of tax residence to the territory of the State occurred and in the 4 subsequent tax periods to workers and, if Italian citizens, registered in the Registry of Italians resident abroad (AIRE) and, if they are not registered in the same registry, to those who have had residence in another State pursuant to an agreement against double taxation on income, for the three-year period of stay abroad.
Compared to the current regime:
- tax-free amount is lowered from 70 to 50 percent (40% in case of moving to Italy with a minor child or in case of birth of a child or adoption of a minor during the period of use of the regime) without further benefits (already 90%) for expatriated workers who move to the Southern regions;
- business income is excluded;
- an income limit of 600,000 euros is introduced to benefit from the benefits;
- more stringent conditions are established for access to the relief, including the high qualification of workers and a longer period of tax residence abroad as well as permanence in Italy after return;
- limited to subjects who transfer their registered residence in the year 2024, there will be an extension for a further three tax periods in the event that the taxpayer has become owner, by 31 December 2023 and, in any case, in the twelve months preceding the transfer of a residential real estate unit used as a main residence.
The conditions for using the option, modified and more specified compared to the current regime, are the following:
- the workers must not have been fiscally resident in Italy in the three tax periods preceding the aforementioned transfer, undertaking to reside fiscally in the territory of the State for at least 4 years;
- if the worker carries out his work in the territory of the State in favor of the same employer for whom they were employed abroad before the transfer or in favor of an employer belonging to the same group, there are particular temporal requirements for permanence abroad prior to the transfer to be respected;
- the work is carried out for most of the tax period in the territory of the State;
- the workers possess the requirements of high qualification or specialization as defined by Legislative Decree no. 108/2012 and by Legislative Decree no. 206/2007.
Legislative Decree no. 108/2012 provides that the high specialization requirement occurs in the cases of:
- achievement of a higher education qualification issued by competent authorities in the country where it was obtained which attests to the completion of a higher education path lasting at least three years and the related higher professional qualification, falling within levels 1 (legislators, entrepreneurs and senior management ), 2 (intellectual, scientific and highly specialized professions) and 3 (technical professions) of the ISTAT classification of CP 2011 professions, certified by the country of origin and recognized in Italy;
- possession of the requirements established by Legislative Decree no. 206/2007, limited to the exercise of the professions regulated therein.
From the entry into force of the regulations, the current regulations for impatriated workers are repealed (art. 16, Legislative Decree no. 147/2015 and art. 5, paragraphs 2-bis, 2-ter and 2-quater, Legislative Decree no. 34/2019) which continue to apply to subjects who have transferred their registered residence to Italy by 31 December 2023 or, for sports employment relationships, for the benefit of those who have stipulated the relevant contract by the same date.
The changes are also of particular interest for foreign companies that hire employees in Italy without having a permanent establishment.
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